Per Marx l' alienazione indica il processo che si verifica nel sistema di produzione capitalistico
per cui il prodotto del lavoro si pone di fronte al lavoratore come estraneo e il lavoro lungi
dall' essere realizzazione dell' uomo è alienazione e espropriazione (lavoro alienato). E'
questa la tesi del giovane Marx: il lavoratore è alienato da sè stesso, dal prodotto del suo
lavoro, dalla società veneratrice del denaro, da tutte quelle istituzioni sociali - famiglia,
morale, legge, governo - che lo costringono al servizio del dio denaro e si allontana dal
realizzare la sua potenzialità creativa. Nel Marxismo più maturo, l' alienazione è espressa
attraverso la divisione del lavoro e delle sue molte ramificazioni.
L' alienazione in termini esistenzialistici è in questa considerazione: a
prescindere dal
proprio essere cosciente, tutto il resto è alterità da cui si è
alienati. Siamo costretti
in un mondo di cose che ci appaiono opache e che non riusciamo a capire.
In più la stessa
scienza ci ha alienato dalla natura con il suo sommergerci di concetti
altamente specializzati e resi matematici e, leggi, teorie
e tecnologie che sono incomprensibili ai non specialisti ed ai profani;
questi prodotti della scienza adesso stanno tra noi e la natura.
Inoltre la rivoluzione industriale ha alienato l'operaio dal prodotto
del suo lavoro, rendendolo una componente meccanica del
sistema produttivo, come ci insegna Marx.
Noi siamo pure alienati dalle istituzioni umane - dal governo
burocratico, sia a livello nazionale che locale, dai partiti politici,
dalle
imprese multinazionali, dalle organizzazioni religiose nazionali - esse
sembrano enormi ed impersonali fonti di potere aventi vita
propria. Come individui noi non sentiamo né di esserene parte di né
possiamo capire come funzionano. Noi viviamo alienati dalle
nostre stesse istituzioni. Inoltre, dicono gli esistenzialisti, noi
siamo esclusi dalla storia. Non abbiamo più il senso delle nostre radici
in un passato significante né vediamo muoverci verso un futuro
significante. Come risultato, noi non apparteniamo né al passato, al
presente o al futuro.
E per ultimo punto, forse il più penoso, l'esistenzialismo evidenzia che
tutte le nostre relazioni personali sono avvelenate da
sentimenti di alienazione dall' "altro". L'alienazione e l'ostilità
nascono all'interno delle famiglie tra genitori e figli, tra marito e
moglie, tra i figli stessi. L'alienazione infetta tutte le relazioni
sociali e lavorative e, più crudelmente, essa domina i rapporti
sentimentali.